Come avviare una start-up con pochi spiccioli
Essere imprenditori potrebbe apparire come un lavoro da ricchi, ma si può realizzare anche con pochi mezzi a disposizione. Per essere imprenditore ciò che davvero é necessario é l’idea su cui investire e la volontà di portarla avanti nonostante tutto. La mancanza di capitale non é un ostacolo insormontabile.
Qui troverai qualche spunto per dare il via alla tua attività con pochi spiccioli.
Per cominciare chiediti a cosa ti servono i soldi e di quanti soldi avresti bisogno. Dettagliare i bisogni ti aiuterà a ridimensionare l’idea di business tagliando, dove si può tagliare, limando le voci che, in fase di avvio, non sono fondamentali e permettendoti di cercare percorsi alternativi per finanziarti. Ció ti garantirá di concentrare le tue risorse esclusivamente su ciò che é indispensabile.
Tra i costi da coprire ci sono le Licenze e i permessi, che dipendono dalla nazione in cui vuoi lanciare il tuo business, le Forniture, nel senso di materie prime, computer ed eventuali Attrezzature. Tra i costi più dispendiosi avrai gli Uffici, poi i costi di Internet, le utenze e qualsiasi forma di registrazione o abbonamento a servizi. Conteggia le spese operative, come per esempio quelle legate al marketing e i Costi legali, infine, ma non per ordine d’importanza, impiegati e freelance: non puoi fare tutto da solo, avrai persone a libro paga.
Ciò premesso ora hai due strade da percorrere per lanciare un business con pochi soldi: abbassare i tuoi costi o cercare internamente o esternamente i finanziamenti di cui necessiti.
1. Rinuncia a qualcosa
La prima cosa che puoi fare è cambiare il tuo modello di business, riducendo i tuoi bisogni. Elimina qualche voce come ad esempio il luogo in cui lavorare. Inizia a lavorare da casa, non hai bisogno di un ufficio subito, collabora tramite contratti con esterni, vantaggiosi per te e per loro.
Pensa ai cambi-merce nel caso in cui tu abbia bisogno di materie prime che non puoi permetterti o di consulenza (legale, marketing).
2. Prova con l’autofinanziamento
La tendenza di molte start-up oggi è quella di cercare di attrarre investitori per finanziare il business ma non é detto che questa sia la scelta migliore.
Per fare cassa nella propria azienda ci si può, infatti, affidare al Bootstrapping, una sorta di auto-finanziamento della propria attività.
Perché scegliere l’auto-finanziamento? Innanzitutto perché una start-up che si auto-finanzia si concentra maggiormente sul cliente piuttosto che sull’investitore, scelta fondamentale per il successo di un’azienda in fase di avvio.
Il team, in questo modo, può dedicarsi senza distrazioni allo sviluppo di un piano di vendita che ottenga risorse nell’immediato, creando così una base più affidabile di successo per il proprio business.
La scarsità di capitale disponibile costringe il team a stabilire dei limiti e confini utili per risolvere i problemi. Avere pochi soldi a disposizione porta il team a pensare in maniera creativa, a scegliere le opzioni più vantaggiose e a prendere le decisioni in tempi più brevi.
In questo modo viene a crearsi, all’interno dell’azienda, una cultura orientata al problem solving, utile anche una volta superata la fase di start up.
Inoltre, l’urgenza di “fare cassa”, aumenta l’efficienza dell’intera azienda. Ci si focalizza, quindi, sulle decisioni veramente urgenti, si impara a definire in maniera corretta le priorità.
Le difficoltà incontrate nella fase di start up saranno poi ripagate da una cultura aziendale basata su sane fondamenta: orientamento al cliente, creatività, definizione delle priorità, efficienza, disciplina e responsabilità.
Nella pratica, seguire questo tipo di approccio, significa ad esempio affidarsi al co-working e allo scambio alla pari come mezzo di pagamento.
Può essere utile costruire un team composto da personale giovane, per abbattere i costi, per la creatività e per la motivazione insita nella giovane etá.
È utile creare un programma di comunicazione aziendale che preveda la possibilità di lanciare un blog o una pagina su Facebook e una volta realizzati i primi ricavi, reinvestirli e far crescere il business.
In breve, alcune delle regole:
- Fai ciò che sai fare, in questo modo dominerai il tuo campo.
- Comunica il più possibile, con tutti i canali a tua disposizione: fatti conoscere.
- Fai economia, risparmia dovunque tu possa risparmiare.
3. Affidati ad un finanziamento esterno
Anche riducendo al massimo i bisogni e utilizzando le tecniche del bootstrapping, ti servirà comunque un budget da cui partire.
Come fare a trovare finanziatori?
Questa lista ti indicherà da dove partire:
Amici e familiari. Probabilmente si tratta del consiglio più banale ma le persone vicine a te sono quelle da cui avrai sempre maggior sostegno. Trattali alla stregua di investitori, offri loro dei benefit.
Angel investor. Si tratta di imprenditori, manager, che credono in nuove idee ed investono personalmente.
Venture capitalist. Puoi rivolgerti a loro solo quando hai tra le mani un progetto in parte avviato e un pubblico specifico.
Crowdfunding. I vantaggi di cercare soldi su una piattaforma di raccolta fondi sono tantissimi e ormai già tanti startupper iniziano da lì. Fare un’analisi del mercato, trovare i primi consumatori, promuoversi e ovviamente trovare soldi per una prima produzione.
Prestiti e aiuti governativi. Puoi partecipare all’iniziativa Crescere imprenditore. Avrai a disposizione fino a 50.000 euro a tasso zero e senza garanzie personali da restituire entro 7 anni con i quali avviare il tuo progetto.
Se hai tra i 18 e i 29 anni e sei iscritto a garanzia giovani, puoi partecipare. Devi solo effettuare un test di verifica della tua motivazione e preparazione e dopo averlo superato, potrai partecipare al corso della durata di 80 ore al termine del quale potrai presentare domanda per accedere ai finanziamenti del “Fondo SELFIEmployment”.
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